1 Maggio 2024
Tempo di lettura 5 minuti

Inverti la rotta dei pensieri

Tutti abbiamo dei talenti

Ti capita mai di avere una giornata che già prevedi andare storta?

Hai notato come, in giornate come queste, i tuoi pensieri e la tua mente sembrino fare a gara affinché tutto vada esattamente così, storto?

Quando mi succede, e magari le mie energie non sono abbastanza alte (vedi: fase del ciclo, sonno disturbato, alimentazione poco nutriente, mancanza di esercizio fisico, poco tempo per me…)i miei pensieri fanno di tutto per stare in quel vortice di negatività.
Come se fosse comodo stare lì, come se fosse rassicurante.
E la mia mente cerca ogni possibile gancio per andare a dimostrare che quella giornata deve restare proprio così com'è.

Come sempre però c’è una buona notizia: possiamo interrompere questo vortice.
Addirittura, possiamo invertirne la direzione e far sì che quell’energia, da bassa e negativa, diventi alta e positiva.

No, non serve la bacchetta magica (anche se a volte sarebbe bello averla).
Serve, però, pratica e soprattutto fiducia. 
Fiducia in quello che quella giornata può portarci.

Ma prima di arrivare lì, vorrei farti un esempio concreto, partendo da qualcosa che mi è successo qualche tempo fa, quando ho avuto una di quelle giornate dove tutto stava andando così male da sembrare surreale.

Descrizione di una giornata storta

Immagina la scena:

  • Sono al supermercato e, a metà spesa, il lettore barcode smette di funzionare (stavo facendo la spesa settimanale per la nostra famiglia di 4 persone, quindi immagina il mio carrello!).
  • Continuo senza il lettore, dopo tentativi falliti, anche da parte delle commesse, di trovarne uno funzionante.
  • Arrivo alla cassa e la signora davanti a me decide di intrattenere una lunga conversazione con la cassiera (i minuti scorrevano ed io dovevo andare a prendere i bambini a scuola). 
  • Arrivo a casa e…mi accorgo di non avere le chiavi! 
    Dopo mille peripezie, con la spesa in auto in uno dei giorni più caldi dell’anno, recupero il mazzo di scorta e solo lì mi accorgo che la porta sul retro era già aperta. 
  • Corro di corsa a prendere i bambini, arrivando con qualche minuto di ritardo (senso di colpa eccoti).
  • Ad accogliermi trovo mio figlio con l’umore peggio del mio.
Non ti dico in che stato ero quando siamo arrivati a casa, ma credo non farai fatica ad immaginarlo.
Ok, non sarà nulla di straordinario e probabilmente è successo quasi a tutte di avere giornate così. Vorrei però condividere con te quello che è accaduto questa volta dentro di me.

Solitamente quando vivo episodi di questo genere, fuori dal mio controllo, entro a pie’ pari in uno stato di vittima e/o giudice.

Mi spiego meglio con alcuni dei pensieri che mi sono detta proprio in quell’episodio:
>“Ma solo a me succede che non funzioni il lettore barcode? Non poteva succedere a quel tizio là in fondo che sembra non avere nulla da fare?”
>“Con tutte le casse che c’erano, figurati se non doveva capitarmi quella con la signora che ha voglia di parlare ed ha tutto il tempo del mondo! Io ho fretta!”
>“Ma come ho fatto a dimenticarmi le chiavi in casa? Sono inaffidabile”
>“Che madre sono che arrivo in ritardo a scuola?”
>“Ecco, adesso mi tocca anche gestire il malumore di mio figlio quando già io mi sento a pezzi”

Tutti questi pensieri sono arrivati, alcuni più forti di altri.

Questa volta però è successo qualcosa di diverso.

Anziché lasciare che i pensieri mi sovrastassero e prendessero il controllo su di me, innescando quel circolo vizioso di cui ti parlavo all’inizio, mi sono fermata ed ho respirato.

Sembra banale, ma riuscire a mettere in pausa per un istante i miei pensieri ha avuto due benefici:

  1. prendere le distanze da quello che stava accadendo (e su cui non avevo il controllo)
  2. darmi il tempo di guardare da fuori quello che stava succedendo

In quegli istanti in cui ho messo in pausa i pensieri mi sono arrivate queste domande, con un intento di riflessione:

> “perchè mi sta succedendo questa cosa?”

> “perchè proprio oggi che sono di corsa, succedono intoppi uno dopo l’altro?”

> “cosa hanno in comune queste cose?”

> “come mi fanno sentire? quali corde toccano?”

Mi sembrava di essere in uno di quei film dove la voce narrante coincide con quella del protagonista e la telecamera passa dal primo piano ad una ripresa dall’alto, dove si riesce a vedere tutto a 360 gradi.

Mi sono affidata a quello che è emerso.
I pensieri, liberi dal mio giudizio e dal mio vittimismo, hanno iniziato a fluire.
Ho guardato agli ultimi giorni passati e mi sono resa conto di quanto fossi stata poco presente.
Ero molto presa da pensieri, idee, preoccupazioni continuando a rimandare attività e progetti a cui avrei voluto lavorare ma che mi creavano, allo stesso tempo, un po’ di paura.

Ho fatto del journaling e sono stata presente con quello che stava emergendo: paure, senso di frustrazione, mancanza di radicamento.

Arrivata sera, mi sono trovata addirittura a raccontare questa mia giornata un po’ assurda ai miei figli e a mio marito con un tono di distacco e di ironia, che difficilmente avrei avuto se fossi rimasta impigliata in quei primi pensieri a caldo.

Sono uscita dal vortice di negatività con cui avevo iniziato la giornata.

Se ti sembra difficile da fare, ti capisco.
Per me è stato ed è un work in progress. 

Ho cominciato a giocare con il mio mindset qualche anno fa.
Inizialmente, provando a fare dei refraiming di frasi che ogni tanto mi dicevo. (es. da “non riesco a fare questa cosa” a “non riesco ancora a fare questa cosa”).

Ho fatto pratica per passare da un atteggiamento “vittima” al cercare cosa potesse esserci di utile per me in quello che stava accadendo.

Ho poi approfondito questo lavoro di mindset, grazie soprattutto ai miei studi come coach con Luna Scuola di Coaching, andando ad ascoltarmi un po’ più nel profondo.
Ovvero, guardando alla parte emotiva di me: cosa provo, cosa sento, come mi sento…

Certo, non sempre questi meccanismi mi riescono facilmente e non sempre sono aperta a rivedere i miei pensieri.

Ma una cosa ho capito e vorrei condividerla con te: con la pratica e la fiducia mi sono resa conto che posso rivedere i miei pensieri e che posso scegliere come reagire a quello che mi accade. Il tutto sempre con rispetto e gentilezza nei confronti di una me che sta imparando, crescendo ed evolvendo.

Qualche strumento per te.

Anche a te succedono giornate così dove tutto ti sembra storto e irreparabile?
Come le affronti?
Come ti piacerebbe affrontarle?

Ti lascio alcune domande che puoi farti quando ti capitano momenti così:

  • “se volessi trovare una sola cosa utile, cosa posso trarre da questa situazione?”
  • “se avessi una bacchetta magica che mi rende immune alla negatività, come vorrei vivere quello che mi sta accadendo?”

Se ti fa piacere scrivimi per farmi sapere come è andata.


Se sei pronta ad ascoltarti nel profondo e lavorare sul refraiming dei tuoi pensieri, sarò felice di aiutarti a farlo.

Inizia da te è un percorso di coaching online di 6 sessioni dove possiamo lavorare insieme, dove potrai ascoltarti nel profondo grazie alla mia guida e allo spazio sacro che creerò per te. 

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Ciao, sono Francesca, life business coach certificata. In questo blog ti racconto cos’è il coaching e cosa significa per me, condividendo strumenti e risorse per il cammino di ognuna di noi verso la versione migliore di se stessa.

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Mi chiamo Francesca e sono una life business coach online con una grande passione per i nuovi inizi. Accompagno le donne ad allineare il proprio business alla loro vera essenza, attingendo a talenti, passioni e valori.

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