7 Giugno 2024
Tempo di lettura 5 minuti

Accettare i cambi di rotta: perchè è difficile?

In una delle mie ultime visite in Italia, ho avuto l’occasione di parlare con parenti, familiari, amici e conoscenti.

Le classiche domande oltre al “com’è la vita in Inghilterra?”, “come si sta là?” sono state “cosa fai ora?”, “come sta andando il tuo progetto?”...

Nei vari discorsi, notavo quanta enfasi venisse posta sulla carriera lavorativa e su come questa fosse (per molti) sinonimo di successo, di “lustro”.

Mi sono resa conto di quanto siamo ancora molto legati al job title e di quanto questo possa essere un grande apripista, e allo stesso tempo un grande ostacolo nella ricerca di un altro lavoro.
Ho notato come i cambi di carriera (inteso come nuovo percorso lavorativo e non necessariamente lo scalare di ruoli in azienda) vengano ancora giudicati in base a come il nuovo lavoro scelto sia considerato dalla società.

Mi spiego meglio: immagina una Project Manager con 10/15 anni di esperienza che cambia rotta e diventa insegnante di yoga o artigiana o fotografa.

Spesso, un cambiamento di questo genere viene visto come qualcosa di "strano".

Nella testa si formano pensieri (che a volte diventano domande) di questo tipo:

  • perchè lasciare un lavoro sicuro con un buon stipendio per fare qualcosa così?
  • hai studiato tanto per avere quel ruolo, ed ora butti tutto al vento?
  • ma non sei un po’ sprecata per questo nuovo ruolo, con tutta la tua esperienza e con i tuoi studi?
  • avevi così tanto successo lì, perchè cambiare completamente?

Nei casi peggiori, questa scelta viene vista come un fallimento.
La scelta di qualcuno che “è uscito fuori di testa”, "non sa bene dove andare a parare", "è in crisi".

In realtà, la crisi intesa come momento di rottura, scelta e di cambiamento esiste ed è qualcosa di meraviglioso, quando sappiamo come viverla.

Quando ascolto storie come questa, provo gioia e gratitudine per quello che sta accadendo nella vita di quel/quella professionista.

Vedo una persona che, nonostante abbia una carriera avviata e magari di successo, riesce ad ascoltarsi nel profondo ed accetta di seguire il suo bisogno di cambiamento verso quella che è la sua strada ora.

Ammetto però che, fino a qualche anno fa, succedeva anche a me di avere quel tipo di pensieri.

Una nuova prospettiva

Poi è successo qualcosa.
Quando nel 2018 ho iniziato la mia attività con una casa editrice per bambini, l’ho fatto un po’ per gioco.
Ci eravamo trasferiti in Inghilterra da circa 3 mesi.
Nuova casa, nuovo lavoro, nuova vita.
Non avevo molta struttura o progetti definiti.

Mi ero però ripromessa di trovare un lavoro part time, così da poter essere accanto ai miei bambini (allora 3 e 5 anni) in questo passaggio molto delicato.

E così è stato. Dopo un mese di assestamento con nuova scuola ed asilo, ho iniziato un lavoro d’ufficio con orari che mi permettevano di portare i bambini a scuola e riprenderli.

Il lavoro in sè poteva anche andare bene, se non fosse che mi annoiavo, non avevo grandi stimoli e, soprattutto, lo vivevo ancora come un lavoro e non come qualcosa che fosse parte di me, che mi ispirasse.

Mi ricordo che mi guardavo in giro cercando altri lavori che mi incuriosissero.
Le librerie per bambini che vedevo intorno a me erano meravigliose. Se non fosse stato per gli orari che includevano anche il weekend, ci avrei fatto un pensierino.

Così, mi viene in mente di portare questa mia passione per i libri per bambini su un blog.

Mi ricordo ancora di averne aperto uno che avevo chiamato “The little white door” in onore di una graziosa porticina bianca nel sottoscala che avevamo in casa, un po’ stile Harry Potter.

Neanche il tempo di impostare il blog (mai partito), e mi imbatto nell'opportunità di diventare consulente Usborne, una delle case editrici inglesi per bambini più conosciute al mondo.

Non mi sembra vero, proprio quello che cercavo.
Potevo avviare quest’attività come progetto parallelo al mio lavoro ed affidarle il ruolo di soddisfare la mia curiosità, la mia passione, i miei valori.

Dopo circa un mese ci trasferiamo di nuovo ed io mi ritrovo ad avere un “progetto” che, improvvisamente, diventava un potenziale lavoro.

Era tutto un po’ strano però.
Non avevo fatto un colloquio, non mi si chiedeva di avere competenze o titoli di studio, chiunque poteva farlo.

Ammetto che nei primi mesi mi sono sentita più volte in difetto.

Cercavo il modo di descrivere questa mia attività (che all'inizio mi portava oltretutto pochissime entrate) affinchè le persone intorno a me potessero vederla come un lavoro dignitoso, all’altezza della mia precedente esperienza lavorativa ed accademica.

Mi ricordo che alcuni mi chiedevano se nel frattempo stavo cercando un (vero) lavoro.

Un anno dopo, quando ormai potevo definire questa attività un lavoro vero e proprio ed il piccolo di casa aveva iniziato la scuola, mi sono sentita chiedermi “adesso che sono entrambi a scuola, cercherai un lavoro?”.

Ho capito che così non poteva andare. 

Ho iniziato a lavorare su di me e sul mio mindset, imparando a non aspettare l’approvazione o la comprensione da fuori, ed accettando che non tutti riuscivano a capire cosa effettivamente facevo (oltre alla consulenza e vendita di libri, avevo creato un team che seguivo e formavo come mentore e come business coach)

E soprattutto stavo imparando a non legare il mio valore, come persona e professionista, al modo in cui il mio lavoro veniva percepito da fuori. 

Ho dovuto lavorare molto sulle mie convinzioni limitanti e sul mio mindset, perchè in fondo partiva tutto da lì.

Più scioglievo questi blocchi, sgretolavo le mie convinzioni e le sostituivo con pensieri potenzianti, più il mio lavoro evolveva e con esso anche io.

Quest'attività mi ha dato la possibilità di arrivare a livelli di successo a cui non ero mai arrivata nei miei 12 anni di lavoro dipendente. 
Inizialmente era un successo ancora legato a titoli e a quello che guadagnavo. 

La mia definizione di successo poi si è rimodellata, includendo altri elementi che nel tempo per me erano diventati una priorità: avere il tempo per la mia famiglia, fare quello che amavo fare, essere soddisfatta da quello che facevo, avere molta flessibilità, crescere professionalmente e personalmente. 

Tutto questo è stato possibile grazie a 3 elementi principali:

  • avere al mio fianco una mentore e coach che mi guidava e supportava a raggiungere quello che per me era importante
  • avere un sistema di supporto intorno a me fatto di altre donne solopreneur con cui confrontarmi e da cui prendere ispirazione
  • lavorare sul mio mindset, giorno dopo giorno, per sfidare le mie convinzioni limitanti e crearne di nuove che potessero aiutarmi in questo viaggio

Possiamo cambiare e, nel farlo, è importante ricordare perché vogliamo questo cambiamento.

Proviamo a togliere, per un momento, i veli di aspettative esterne che non ci permettono di avere una visione chiara del nostro desiderio più grande.
Entriamo in contatto, sempre più nel profondo, con i nostri valori, la nostra visione e la nostra missione.

Rafforzando queste basi, potremo costruire la casa che ospiterà chi noi siamo davvero e, quando saremo pronte, aprire le porte anche all’esterno con orgoglio e fierezza per quello che siamo diventate. A qualsiasi età ed in qualsiasi forma.

Credo dal profondo del cuore che ognuno di noi abbia la possibilità di vivere nella sua zona di genio, dove può esprimere al meglio i propri talenti, punti di forza e passioni, mettendoli al servizio del mondo che ha intorno.

Sta a noi fare il primo passo verso la nostra zona di genio e trovare quella rete di supporto che ci aiuterà a vivere questo cammino in modo completo e soddisfacente, in allineamento con chi siamo.


Se hai piacere, scrivimi per raccontarmi la tua esperienza, sarò molto felice di leggerti.
Se hai voglia di chiacchierare, mi trovi su instagram qui.

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Insieme potremo guardare alla tua situazione, capire se possiamo lavorare insieme e scegliere il percorso di coaching più adatto a te.


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Ciao, sono Francesca, life business coach certificata. In questo blog ti racconto cos’è il coaching e cosa significa per me, condividendo strumenti e risorse per il cammino di ognuna di noi verso la versione migliore di se stessa.

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Mi chiamo Francesca e sono una life business coach online con una grande passione per i nuovi inizi. Accompagno le donne ad allineare il proprio business alla loro vera essenza, attingendo a talenti, passioni e valori.

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