14 Marzo 2025
Tempo di lettura 6 minuti

Diverse parti di noi possono convivere?

woman holding lit up light string silhouette photography

Quante volte ti sei sentita dire “c’è una parte di me che vorrebbe fare così, e una parte di me che invece vorrebbe fare diversamente”?

Scommetto che ti suona familiare.

Se può rassicurarti, è piuttosto normale avere più parti di noi che, nel momento in cui dobbiamo prendere una decisione, quando ci sentiamo insoddisfatte di quello che abbiamo, quando abbiamo un entusiasmante progetto in partenza, o ancora quando siamo in un momento di crescita, sentono l’impellente necessità di dire la loro.

E tu ti trovi a dire frasi del tipo:

  • una parte di me vorrebbe prendere e mollare tutto per iniziare il mio nuovo business, ma poi c’è un’altra parte che mi dice “ma dove vuoi andare?” 

o ancora

  • c’è sempre quella parte di me che vorrebbe sperimentare ed usare il mio lato creativo, ma poi arriva quell’altra un po’ severa che mi dice che poi non sarei presa sul serio come professionista 

E così via. Sono sicura che se ci sedessimo a tavolino potremmo pensare a mille esempi così.


Ma quindi? C’è una soluzione o ci sentiremo costantemente divise a metà? 

La soluzione c’è e, nel coaching, la troviamo sottoforma della tecnica di integrazione delle parti. 

Lo so, il nome non è molto accattivante, forse un po’ macchinoso. 

Si tratta però di una bellissima pratica che ho sperimentato numerose volte durante la mia scuola di coaching prima, con il tirocinio e con le mie clienti. 

Mentre preparavo questo episodio, sono andata a cercare alcune note ed ho ritrovato questa che ho intitolato “Trilly e l’imprenditrice”. 

Ricordo molto bene quando, nelle vesti di coachee, ero stata guidata da una delle mie colleghe coach nell’esplorazione di due parti di me che si trovavano continuamente in contrasto.
Da una parte la parte di me più bambina, creativa, dinamica e dall’altra la parte di me più seria e severa.

Come poter metterle in contatto, farle dialogare e quindi trovare un punto di unione?
Ecco, l’integrazione delle parti fa proprio questo.
Non ti racconterò nel dettaglio gli step con cui svolgere questa pratica perchè è più qualcosa da provare che non raccontare, ma vorrei leggerti quello che mi ero scritta sul mio journal in seguito a quella sessione di coaching, ovvero la descrizione di quello che avevo visualizzato e quello che era emerso.

Buona lettura.

Trilly e l'imprenditrice

Sulla mano sinistra c’è Trilly che brilla e svolazza, senza stare mai ferma.

Passa volando alla velocità della luce e fa crollare le costruzioni messe in piedi dai bambini.

Passa sulle scrivanie e fa andare per aria tutti i fogli e le carte ordinate meticolosamente da chi ci stava lavorando.

Distrae chi è molto concentrato nella lettura o nello scrollare il proprio smartphone dando pizzicotti dietro le orecchie.

E poi si ferma, osserva tutte queste persone che vengono interrotte dal loro essere molto organizzate, dall’ avere tutto sotto controllo e dall’essere in uno schema ben definito.

Rompe gli schemi, rompe le righe, rompe le scatole. 

Quelle scatole in cui tante persone - giovani e meno giovani - si sono ritrovate ad infilarsi dopo i vari “si fa così” “è meglio se segui questo modo e non il tuo” “il procedimento dice che…” 

Rompe tutto per permettere a queste persone di vedere cosa c’è oltre, per aprire la loro visione e la loro mente che è rimasta limitata dai troppi paletti e dai troppi schemi costruiti negli anni.

Fa tabula rasa per permettere loro di vedere di nuovo con occhi diversi e puri.

Occhi che vanno oltre il giudizio.

Occhi che osservano per davvero senza limitarsi a vedere o guardare.

Occhi che riescono a cogliere il bello anche dove prima non si vedeva.

Occhi che imparano a guardare ed osservare dentro di sé, senza usare occhiali presi in prestito da altri.

Ed eccola che Trilly ora è pronta. Polvere magica alla mano, passa sulle teste di ogni singola anima e sparge la magia.

Quella polverina che fa volare, fa sentire leggeri ed aiuta ad osservare il mondo da una nuova prospettiva 💫

Lei che prima vedeva solo una piccola lucina brillare in queste persone ora vede delle sfere che espandono luce ovunque. La luce del vero essere, dell’essere se’ stessi.

La luce delle personalità incontaminate che riescono a leggersi dentro e a capire qual è il loro purpose (vocazione) in questo mondo.

La luce che permette a queste persone di mettere nel mondo quello che sono e nel modo in cui sono, donando qualcosa di unico attraverso i propri talenti.

Persone che vivono nel pieno della loro realizzazione, della loro gratificazione!
E che così facendo creano una connessione con altri, per creare quella comunità di doni e talenti che vanno ad arricchirsi l’uno con l’altro.

E come si sente Trilly quando vede tutto questo? Si sente realizzata, sa che il suo operare ed il suo essere hanno guidato le persone a trovare la loro vocazione nel pieno del loro vero essere.

Si appoggia sul ramo di una quercia ed osserva piena di gratitudine per questo mondo pieno di doni e talenti in continuo scambio.

•••

Sulla mano destra c’è una donna imprenditrice.

Seduta alla sua scrivania in vetro bianco, in un ufficio dalle grandi vetrati che danno su una grande metropoli.

Un ufficio tutto bianco, pulito e molto ordinato.

La sua scrivania è impeccabile.

Il suo planner è completamente digitale.

Tutto è organizzato ed in ordine.

Ogni idea prende forma nei giusti tempi ed ogni lavoro viene svolto con largo anticipo rispetto alla data di scadenza.

Si sente bene, in potere di quello che fa ed in controllo di quello che è.

Con il suo lavoro aiuta le persone ad arrivare agli obiettivi e a farlo in modo molto schematico e produttivo.

Si sente a suo agio con quello che ha da fare, non fa troppo e non fa troppo poco.

Pensa sempre al prossimo step e nulla è fuori posto.

Vorrebbe che ognuno trovasse la propria strada così come ha fatto lei. Che ognuno si sentisse realizzato nel lavoro che fa e che viva serenamente nel mondo con quello che può fare.

•••

Quando la donna imprenditrice e Trilly si incontrano si crea una fusione dando vita ad una donna di circa 35/40 anni che vive in un cottage con una scrivania di fronte ad una bellissima finestra che guarda sulla campagna inglese, un bel maglione con i colori della terra e della natura, capelli raccolti morbidi, tazza di tè, un bel notebook dove appunta idee ed un pc su cui lavora e si organizza le giornate. 

Questa donna guarda verso la finestra con uno sguardo sognante, soddisfatto e consapevole di quello che vuole e di come averlo.

Trilly è sulla sua spalla destra, le ricorda di quanto sia importante guardare oltre, aprire la mente e connettersi con il suo vero essere per arrivare a donare quello che ha al mondo là fuori.”


Rileggere queste parole mi fa ancora molto effetto, quasi da pelle d’oca, perchè mi fa ricordare quanto mi sentissi persa prima di quella sessione. Quanto pensassi di essere “sbagliata”, di cadere sempre nello stesso loop, di avere questa parte un po’ ribelle che non riuscivo ad incanalare e a sentire come qualcosa di “utile”.

Fare quel lavoro tra le mie parti mi ha permesso di osservare cosa ognuna avesse a cuore per me, quale fosse il loro scopo e trovare il modo perchè diventassero un team rendendomi più forte e centrata.

Quindi per tornare alla domanda con cui ho aperto questo podcast, direi che sì, le nostre parti possono convivere, anzi è proprio grazie alla convivenza che riescono a portare fuori il meglio di loro e delle altri parti. Per renderci più complete e per renderci consapevoli del potere personale che già abbiamo. 

Io ti ringrazio come sempre per aver ascoltato anche oggi questo episodio e sarei davvero felice di conoscere la tua esperienza con le diverse parti di te. 

Ti sembra che siano sempre in contrasto o le hai viste collaborare?
Quando emergono di più?
Come reagisci quando senti il contrasto dentro di te?
C’è una parte per cui fai il tifo rispetto all’altra?

Scrivimi su instagram a radici.flessibili o via email, sarò molto felice di leggere la tua esperienza e fare due chiacchiere su questo tema.


Se hai piacere, scrivimi per raccontarmi la tua esperienza, sarò molto felice di leggerti.
Se hai voglia di chiacchierare, mi trovi su instagram qui.

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Ciao, sono Francesca, life business coach certificata. In questo blog ti racconto cos’è il coaching e cosa significa per me, condividendo strumenti e risorse per il cammino di ognuna di noi verso la versione migliore di se stessa.

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Mi chiamo Francesca e sono una life business coach online con una grande passione per i nuovi inizi. Accompagno le donne ad allineare il proprio business alla loro vera essenza, attingendo a talenti, passioni e valori.

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