19 Dicembre 2024
Tempo di lettura 6 minuti

Dietro le quinte di un piccolo business: nuovi inizi e strade alternative

Piccolo-business-life-business-coaching

Prima di iniziare a scrivere questo articolo (che è stato prima una newsletter), una voce mi diceva che non avrebbe importato a nessuno sapere quello che ti racconterò. 

Ma poi mi sono detta che avevo davvero voglia di condividere con te il mio pezzetto di nuovi inizi (sì, più di uno) degli ultimi 3 mesi.

Ci tengo a farlo perché credo che troppo spesso ci troviamo a pensare che chi sta intorno a noi (soprattutto sui social) abbia tutto sotto controllo, che per loro vada tutto bene. 

Ecco, con questo articolo vorrei normalizzare tanti aspetti che per paura del giudizio o di perdita della credibilità, non condividiamo così liberamente. 

Non voglio dire che dobbiamo condividere tutto e sempre, la tutela di noi stesse è la cosa più importante, sempre. Ma sono anche sostenitrice del fatto che è ok mostrare anche le parti che non vanno come vorremmo (se scegliamo di farlo), senza timore di giudizio.
Quanto ci sentiremmo più liberi se lo facessimo tutti, eh?

Ho deciso di farlo ora perchè mi sento pronta, ho avuto modo di lasciar sedimentare tanti momenti difficili e di usarli per imparare qualcosa di più su di me, cercando di lasciare da parte l’auto-giudizio (uh, quella vocina quante volte è arrivata in questi mesi).

E forse non è un caso che abbia aspettato a raccontarti quello che stava accadendo dietro le quinte, per farlo proprio oggi, mentre sta per avviarsi uno dei miei nuovi inizi (spero l’ultimo per un po’).

Per farlo, devo tornare indietro di qualche mese, nel bel mezzo di agosto. 

E’ stato lì che ho realizzato di dover prendere delle decisioni piuttosto nette e, agli occhi di altri e di una parte di me, anche un po’ estreme o di poco senso.

Faccio una premessa importante, così che tu possa avere tutti gli elementi per capire il resto del racconto. 

Radici Flessibili è un business ancora molto giovane, sta crescendo pian piano e non è ancora del tutto economicamente sostenibile per quello che occorre a me e alla mia famiglia.

Radici Flessibili ha bisogno delle mie energie, quelle più “positive” e creative. Ha bisogno che io ci sia con un mindset di abbondanza e non di sentirsi sovraccarico di aspettative troppo alte.

Mi sono resa conto che invece stavo approcciando il mio business con un mindset di scarsità (non ho abbastanza clienti) e con aspettative troppo alte. 

Questo non ha aiutato, anzi, spesso mi ha bloccata; mi ha fatto rallentare fino a quasi fermarmi.

Così, armata di penna e journal ho lasciato fluire i miei pensieri, le mie preoccupazioni, le mie emozioni sulla carta (quando non ho possibilità di una sessione di coaching, il journaling rimane per me il modo più efficace di ascoltarmi e di sbrogliare la matassa).

Cosa ho scoperto?
O meglio, cosa ho deciso di guardare per davvero senza se e senza ma?

Le mie energie erano divise tra due canali: 

  • da una parte Radici Flessibili 
  • dall’altra la mia attività con i libri (vendita, mentoring…) che sto portando avanti dal 2018

Essendo entrambi business indipendenti, avevano entrambi bisogno delle mie energie, della mia cura e delle mie azioni.

Questo non era più possibile.

Ho quindi deciso, con tanta fatica emotiva e mettendo da parte il mio orgoglio, di lasciare andare quello che ormai non mi rappresentava più come prima. 

Per poter lasciare andare questa parte, nonché la mia entrata più consistente, avrei dovuto cercarmi un altro lavoro.

Doveva essere part time e lasciarmi lo spazio mentale e temporale di dedicarmi a Radici Flessibili.

Dopo un po’ di ricerca, verso la fine di settembre ho considerato la possibilità di lavorare in una scuola secondaria come supporto ai ragazzi con SEN (special educational needs - BES, Bisogni Educativi Speciali). 

Potevo portare e prendere mio figlio a scuola e avere tutte le pause/vacanze che hanno le scuole durante l’anno.

Dalle 4 del pomeriggio in poi mi sarei dedicata a Radici Flessibili, con l’idea che un domani avrei potuto ridurre i giorni o le ore a scuola fino a dedicarmi solo al mio business di life business coaching.

Sulla carta sembrava non fare una piega.

Mi ero data tempo fino a Natale per ambientarmi, imparare un nuovo lavoro, cambiare completamente le mie abitudini/routine/giornate. 

Sapevo che non sarebbe stato facile e per questo avevo anche deciso di abbassare le aspettative per Radici Flessibili (forse non avrei lavorato tutti i giorni, forse quel lancio che volevo fare potevo posticiparlo un po’, etc.).

La realtà dei fatti è stata che questo lavoro mi portava via tutte le energie mentali ed emotive che invece avrei voluto dedicare a Radici Flessibili.

L’unica cosa che riuscivo a fare serenamente e senza fatica erano le sessioni di coaching. Una volta centrata, entravo in sessione ed ero lì, totalmente presente con la mia coachee.

D’altra parte, la stanchezza, lo stress, la mancanza di energie si facevano sentire in famiglia. Diciamo che non sono stata una bella persona da avere accanto in questi ultimi 2 mesi (ahahha).

Così, parlando con mio marito (che aveva captato tutto in pieno), decido di cercare qualcos'altro, qualcosa che non andasse ad impattare così tanto sulle mie energie.

Proprio in quei giorni, mi ri-contatta una delle scuole con cui avevo fatto un colloquio a settembre e di cui avevo rifiutato l’offerta di lavoro per incompatibilità di orari, per dirmi che ci tenevano davvero ad avermi e che avrei potuto scegliere orari più adatti a me.

Scuola più piccola, con un ruolo un po’ diverso.

Decido di essere molto onesta con la persona che mi contatta; le racconto la mia situazione e quello di cui ho bisogno da questo lavoro per potermi dedicare anche al mio business.
Ne parliamo a fondo, mi prendo del tempo per pensarci e decido di accettare. 

Perchè ti racconto tutto questo?

Ora che ti ho raccontato tutto, vorrei condividere con te qualche riflessione che potrebbe risuonarti, aiutarti, ispirarti o lasciarti indifferente.
Come sempre, prendi solo quello che ti serve. 

  • Non c’è un giusto o sbagliato, quello che ho fatto io non deve essere uguale per tutti.
    Questa è la mia situazione, ora.
    La me di qualche anno fa avrebbe reagito diversamente, la me del futuro potrebbe scegliere altre strade. 
  • Sono riuscita a scendere dalla ruota del criceto su cui sono stata per un anno o più, e finalmente decidere di agire per cambiare una situazione che non mi stava più bene.
    Decidere di lasciare andare un’attività che ho creato da zero, costruito con fatica, dedizione e passione è stata la cosa più difficile per me. La mia attività con i libri è stata per me una vera e propria rinascita, mi ha permesso di evolvere professionalmente ma soprattutto personalmente. Non sarei arrivata a Radici Flessibili senza passare da lì. Quindi potrai immaginare il legame che ho anche con tutte le persone che ne hanno fatto parte.
    Ho ricevuto affetto, comprensione e incoraggiamento da (quasi) tutte loro nel momento in cui ho comunicato la mia decisione.
  • Sono orgogliosa di me per essere riuscita ad ascoltarmi, nonostante mi sentissi in un vortice di emozioni e di pensieri.
    Ho abbassato il volume delle voci che mi dicevano “ma vuoi già cambiare dopo 1 mese?”, “cosa penseranno di te?”, “ma se poi nell’altra scuola stai peggio?”, “devi resistere e darti più tempo”.
    Ed ho lasciato emergere la mia visione, quello che davvero è importante per me, le mie priorità: il mio benessera, la mia famiglia e il mio business. 
  • Sono aperta a quello che arriverà con questo ulteriore nuovo inizio.
    So che potrebbe andare bene, come potrebbe invece non andare. Ma voglio vivere il tutto al mio meglio, non avere pregiudizi e, soprattutto, darmi il permesso di fare un check con me stessa tra qualche tempo per capire se quello che sto percorrendo è il sentiero giusto per me.

L’elemento comune a tutto quanto sopra è il fatto che, anche nei momenti più difficili, mi sia data il permesso di tornare a me, alla mia visione e al mio progetto più grande. 

Non avrei potuto fare tutto questo se non avessi fatto un lavoro intenso e costante sulla mia missione, la mia visione, i miei valori e le mie priorità.

Ora che ti ho raccontato tutto, mi sento più leggera.

Mi auguro che tu possa accogliere questa mia storia con cura e delicatezza.

Sai quanto tenga alle storie, al potere che hanno di lasciare qualcosa a chiunque ne legga o ascolti una. 


Se hai piacere, scrivimi per raccontarmi la tua esperienza, sarò molto felice di leggerti.
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Insieme potremo guardare alla tua situazione, capire se possiamo lavorare insieme e scegliere il percorso di coaching più adatto a te.


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Ciao, sono Francesca, life business coach certificata. In questo blog ti racconto cos’è il coaching e cosa significa per me, condividendo strumenti e risorse per il cammino di ognuna di noi verso la versione migliore di se stessa.

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Mi chiamo Francesca e sono una life business coach online con una grande passione per i nuovi inizi. Accompagno le donne ad allineare il proprio business alla loro vera essenza, attingendo a talenti, passioni e valori.

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